CALCINATE (BG)

Gli esemplari sono due (un tempo, forse, anche di più). L'esemplare della foto sopra è inciso sulla penultima lastra di copertura del parapetto pertinente al portico situato sul lato sinistro della chiesa cimiteriale di San Martino. L'edificio risale al XII-XIV secolo, ma è stato ampiamente rimaneggiato. Le parti più vetuste sono quelle absidali e quelle sul lato della galleria porticata, dove appunto si trova la Triplice Cinta, che misura circa 20 x 20 cm. Il portichetto presenta due colonne di gusto cinquecentesco e sono sormontate ciascuna da un pilastrello anonimo per ricongiungerle alla copertura lignea (indice che un tempo doveva essere più bassa). Sulla parete sono presenti: un affresco (settecentesco?) rappresentante un'insolita "Deposizione", un lacerto di affresco alla sinistra di quest'ultimo (una figura femminile con uno specchio?) e un limitatissimo lacerto di affresco a destra della "Deposizione", che non ci ha consentito di capire cosa raffigurasse. Al di sotto è stata messa in luce una porzione di muratura precedente, costituita da sassi di fiume disposti obliquamente in corsi irregolari; i corsi sono intercalati da blocchetti litici disposti orizzontalmente. Nella parete si apre un portalino con cornice in pietra locale.

Il protiro

Precedente muratura, messa allo scoperto sotto lo strato di intonaco

Un secondo esemplare di TC, molto meno visibile perchè in quel punto la lastra è fortemente esfoliata e abrasa, è presente sullo stesso muretto, sulla seconda lastra partendo da destra; il lato esterno misura circa 24  cm.

La facciata si presenta in stile neoclassico, con quattro possenti colonne che sorreggono una trabeazione terminante con un timpano. Due finestroni danno luce all'interno (il tutto ha perso ovviamente l'amato stile romanico!) e l'accesso all'interno è consentito da un portale al centro della facciata, inquadrato da due colonne. La chiesa è a navata unica monoabsidata.

La facciata neoclassica dell'oratorio di San Martino

Parte absidale, che sconfina all'interno dell'area cimiteriale

Pur consunto ed eseguito a mano libera con strumento a punta che è andato in profondità, lo schema della prima Triplice Cinta (quella della foto di apertura, per intenderci) è ben visibile (il quadrato più interno è quasi scomparso) e si osserva apparentemente la mancanza di segmenti mediani: fu tracciato per giocare o con altro intento? Solleviamo l'interrogativo avendo visto che, all'interno, gli affreschi cinquecenteschi della parete destra (ma anche quelli dell'abside) sono cosparsi di graffiti, incisioni, date, sigle, frasi, forse dedicate ai defunti ivi sepolti (un tempo si seppelliva nelle chiese). E' anche possibile che la chiesa si situasse lungo una strada di notevole percorrenza (attuale Via San Martino) e fosse luogo di sosta per pellegrini e viandanti. Al momento non abbiamo trovato notizie, ma indagheremo.

Interno della chiesa, con bellissimi affreschi nel catino absidale

Esempi di iscrizioni e segnacoli (si noti una griglia e un pentacolo) sugli affreschi superstiti della parete destra

  • Crediti: segnalazione di Marinella Uberti, che ringraziamo (ricevuta in data 30/09/2019)
  • Fotografie e compilazione scheda di Marisa Uberti (01/10/2019)
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