COLONNATA (MS)

Nella stessa piazza su cui prospetta il monumento al Cavatore, sul sagrato della chiesa parrocchiale, in uno scenario da leggenda (con le montagne che fanno da corollario), si trova una notevole concentrazione di triplici cinte.Si trovano sulle lastre di copertura del  muretto destro (guardando la chiesa) e si tratta di almeno sei esemplari distinguibili, con qualche traccia dubbia di modelli che, se c'erano, non sono più visibili. Sono TC che con ogni probabilità sono state eseguite con strumenti diversi e da mani diverse, nonchè in tempi diversi, visto il grado di usura più marcato in alcune che non in altre. Sono intercalate da lastre senza segni oppure marcate da lettere e qualche "scarabocchio". Accanto alle lettere e alle TC moderne, almeno un paio appaiono molto più vecchie. Ci chiediamo se queste lastre siano di reimpiego. Abbiamo fatto un 'collage' dei sei esemplari, in modo che possiate rendervi conto delle loro uguaglianze e differenze. Si presentano tutte con i segmenti perpendicolari, senza le diagonali nè foro centrale, eccetto una  (a sinistra in basso) che ha una grossa 'coppella' al centro. In due casi hanno scritte nel quadrato più interno: una due lettere, forse iniziali di un nome, D.R. (nella riga sopra, al centro) e l'altra (accanto, nella foto) un nome P. Felice (forse Pier Felice). Fu l'esecutore?

Il muretto delimita delle scale (purtroppo rifatte di recente, altrimenti vi avremmo trovato forse altri 'filetti'), che scendono nel paese ma prima di imboccarle, si nota un'altra triplice cinta su una lastra di copertura del muretto che delimita una piccola piazzetta che comunica con quella della chiesa.

Appena discese le scalette della piazza, svoltando a destra si incontrerà dopo pochi passi una panca di pietra fuori da una casa: sopra vi è incisa una flebile TC, sovrascritta da un più recente scarabocchio rosso simile ad un asterisco. La pietra è spezzata in più punti e rovinata: difficoltosa la lettura adeguata del graffito:

Abbiamo trovato anche degli alquerque e un curioso esemplare con due appendici quadrate ai lati.

Foto: Marisa Uberti
 

webmaster Marisa Uberti