VENOSA (PZ)

Complesso della Santissima Trinità di Venosa (Pz). Su di un gradino che conduce alla Cripta della Chiesa Vecchia, è stata di recente scoperta una Triplice Cinta inedita. La scoperta è stata fatta dall’avellinese Tino Coviello durante alcuni viaggi alla ricerca di tracce e simboli del nostro passato e convalidata dal ricercatore irpino Marco di Donato, autore della segnalazione (che ringraziamo).

L’ubicazione di tale figura (posta in orizzontale su di un gradino) farebbe presupporre che si possa trattare di un simbolo inciso per fini ludici e non sacri, ma non bisogna tralasciare il fatto che ci troviamo all’interno di una cripta (luogo non proprio ideale per giocare).

Il Complesso della Santissima Trinità di Venosa (Pz) è composto da un primo edificio sorto su di una Chiesa Paleocristiana del V/VI sec. - oggi denominata “Chiesa Vecchia” -e da una seconda Chiesa mai completata, denominata “Incompiuta”. Tutto il Complesso è di straordinaria importanza sia da un punto di vista architettonico, per gli interventi strutturali effettuati dai romani, longobardi e normanni, che storico con particolare riferimento ai personaggi di spicco che qui sono passati e/o sono sepolti come Roberto il Guiscardo ed i suoi fratelli (Guglielmo braccio di ferro, Umfredo, Drogone e Guglielmo d' Altavilla).

I lavori per la costruzione della Chiesa dell’Incompiuta iniziarono attorno l’anno 1.000, da parte di alcuni monaci Benedettini che furono, poi, costretti a sospendere i lavori per mancanza di fondi, ma anche per la loro cacciata da parte di Bonifacio VIII. La costruzione dell’edificio venne quindi affidata dallo stesso Papa ai Cavalieri dell'ordine dello Ospedale di San Giovanni da Gerusalemme i quali anch’essi furono costretti ad abbandonare la costruzione per mancanza di fondi.

Sulla facciata di questo edificio, sono presenti interessanti simboli come un “Agnus Dei” ossia l'agnello con la croce, alcuni Fiori della Vita, un Fiore dell'Apocalisse ed una Stella di David detta anche sigillo di Salomone. Tutti simboli interessanti che, in qualche modo, potrebbero ricondurre al passaggio dei monaci guerrieri da queste parti. 

  • Segnalazione e foto: Marco Di Donato-Tino Coviello
  • Nota del webmaster: vicino al portale della Chiesa Vecchia, ci fu segnalato (nel 2007) un motivo scolpito che morfologiamente è affine alla Triplice Cinta (v. scheda).
webmaster Marisa Uberti