SEZZE (LT)

Il Duomo di Sezze (Foto 1), antichissima città (sono presenti tratti di mura in opera poligonale del VI – IV sec a.C.) sui Monti Lepini, in provincia di Latina, venne costruito nel XIII secolo ad opera dei Monaci cistercensi della non lontana Abbazia di Fossanova sui resti di una chiesa romanica. Nota anche come cattedrale di Santa Maria, venne consacrata nel 1364 da Giovanni da Sora, vescovo della diocesi di Sezze e Terracina. Custodisce il corpo del patrono setino, San Lidano. Santa Maria è dotata di tre navate, sebbene eretta in stile gotico-cistercense, oggi si presenta con un aspetto quantomeno insolito. Infatti, a causa della trasformazione impostole nel XVII secolo, il Duomo è stato in un certo modo capovolta. Sull'antico abside venne aperto un nuovo ingresso principale. Mentre dove si trovava l'entrata originaria fu realizzato un transetto con abside rettangolare. Sul fondo delle due navate laterali, a fianco del vecchio abside, vennero ricavate altre due entrate, sormontate da lunette barocche, con sopra due ampie finestre.

        

                                                                                                           Foto 1

Ebbene, sul gradino di accesso dell'ingresso minore di destra, si nota un consunto esemplare di TC. nella versione con i segmenti diagonali e con il foro centrale (Foto 2 – 3).

 

              

                     Foto 2

                 

                                                                                                                    Foto 3

Difficile stabilire se la TC venne incisa sul monolite prima che venisse utilizzato come gradino oppure successivamente, quando era stato già posto in opera.

  • Il ricercatore nonché insegnante setino Gianni Vicaro ha individuato altre TC a Sezze. Una si trova incisa su un blocco lapideo incastonato nella parete esterna della chiesa di S. Anna (Foto 4).

                         

                                                                                                                      Foto 4

Sempre Vicaro ha individuato un’altra TC, anch’essa nella versione con i segmenti diagonali, si trova incisa su un blocco di un muretto di protezione all'inizio del "Vicolo degli Scogli" (foto di apertura), uno dei tanti vicoli che si aprono da "via Corradini” con vista in direzione della pianura pontina e del Mar Tirreno. “Via Corradini” unisce due chiese: il Duomo di Santa Maria e la chiesa di Santa Paresceve all' estremità opposta. Ad un certo punto del percorso si arriva ad un bivio che a Sezze viene chiamato "la Capocroce". Proprio in quel punto c’è il "vicolo degli Scogli", al cui inizio si trova il muretto con la TC.

Un' ulteriore TC è stata segnalata tra le rovine del castello di Monte Trevi, posto ad oriente della cittadina, a circa 505 m di quota. Si tratta dell’antico "Castrum Trebarum", di cui rimangono soltanto sparsi ruderi. Appartenuto ai Conti di Ceccano, che lo ricevettero dal Pontefice Innocenzo III. Secondo voci con confermate vi sarebbero stati insediati anche i Cavalieri Templari. Ricerche condotte personalmente sul campo non hanno permesso né di confermare la presenza del Tempio, né di individuare l’esemplare di TC.

  • Crediti: segnalazione e foto Giancarlo Pavat (maggio 2015), che ringraziamo 
  • Scheda inserita in maggio 2015 da M. Uberti

 

webmaster Marisa Uberti